Shelter per donne vittime di violenza
In Afghanistan nove donne su dieci hanno subito qualche forma di violenza in famiglia o dal proprio partner. Questi dati risalgono al 2009 e sono confermati o addirittura peggiorati dopo l’avvento dei Talebani. Non sono più vietati i matrimoni forzati quindi le bambine vengono date in sposa ai miliziani a fronte di un compenso economico che consente alle famiglie di sopravvivere e di avere una bocca in meno da sfamare.
Il progetto prevedeva una serie di interventi integrati finalizzati alla lotta alla violenza nei confronti delle donne, da un lato promuovendo il loro empowerment sociale, economico e legale e dall’altro l’affermazione della cultura dei diritti umani delle donne attraverso l’educazione alla legalità e il rafforzamento del sistema di giustizia.
Veniva fornita gratuitamente assistenza legale, psicologica e sanitaria quando necessario, e le donne erano supportate in tribunale per ottenere giustizia e un risarcimento per i crimini subiti. Le attività del progetto erano rafforzate sulla base delle relazioni stabilite con le organizzazioni di base, le ong locali già operanti sui temi dei diritti delle donne e con le istituzioni di riferimento: il MoWA, il Ministero degli interni, le centrali di polizia, le carceri.
Dall’agosto 2021 gli “Shelter” – Case rifugio per donne vittime di violenza – sono stati chiusi per ovvi motivi di sicurezza.
Non sono disponibili informazioni su attività alternative, ma i nostri partner sono sempre vicini alle donne vittime di violenza.