Clinica mobile nelle aree rurali
Le severe limitazioni imposte dai talebani, che vietano alle donne di viaggiare a più di 77 km da casa senza un tutore maschio, hanno fatto sì che molte donne dei distretti più remoti siano state scoraggiate dal cercare assistenza per i loro problemi di salute. Molte hanno manifestato sintomi significativi di disturbi da stress post-traumatico, depressione e ansia. Quasi la metà delle donne visitate riferiva ai medici della morte di uno o più membri della famiglia uccisi in guerra. Anche le condizioni economiche di estrema povertà di queste persone sono state riconosciute come uno dei principali motivi della richiesta di assistenza in questa provincia.
In seguito alle pesanti minacce dei talebani ai medici e personale sanitario della clinica “Hamoon Health Center”, di Farah, l’associazione afghana che lo gestiva ha deciso di chiuderla e di sostituirla con una clinica mobile e un team di medici che può raggiungere la popolazione dei villaggi più sperduti.
Le caratteristiche del progetto
Questo nuovo progetto propone un team mobile che andrà nelle aree rurali del Paese e fornirà servizi medici di base alle persone, con particolare attenzione ai bambini con malnutrizione e alle donne incinte.
L’équipe sanitaria mobile visiterà anche le aree colpite dai disastri naturali.
Con l’improvviso cambio di governo, la già instabile situazione finanziaria della popolazione è ulteriormente peggiorata. Attualmente le persone non hanno accesso a una corretta alimentazione, all’istruzione e ai farmaci.
Il progetto mira a fornire assistenza medica di emergenza a persone bisognose in varie province dell’Afghanistan, con particolare attenzione alle donne e ai bambini che non possono ottenere assistenza medica nelle loro zone di abitazione. Inoltre, in casi particolari le donne saranno trasferite, a spese del progetto, dalle aree remote del paese a Kabul per essere visitate da medici o ricoverate in ospedale.
Complessivamente, il progetto sosterrà almeno 20.000 persone nella Provincia di Farah. Il team di progetto creerà un piano e selezionerà le aree più bisognose della provincia, poi l’unità mobile visiterà l’area individuata con le attrezzature necessarie e fornirà i servizi medici alle persone.
Infine, l’Unità sanitaria si avvarrà del personale necessario:
- un manager per supervisionare e gestire le attività del progetto e fornire rapporti al donatore
- due medici, un uomo e una donna, per interagire facilmente con pazienti sia donne che uomini. Verrà assunta una ginecologa per prestare un’attenzione particolare alle donne incinte o con problemi ginecologici
- un infermiere, per assistere i medici, dare istruzioni di base ai pazienti mentre i medici li visiteranno, fare iniezioni, assistere i bambini malnutriti
- un farmacista, che aiuterà a somministrare le medicine ai pazienti prestando maggiore attenzione a spiegare l’uso del farmaco poiché la maggior parte dei pazienti è analfabeta
- tre membri di personale di supporto – un impiegato, un addetto alla logistica e una guardia per supportare l’equipe durante le visite nei villaggi.