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Indagine sui crimini di guerra in Afghanistan da parte della Corte penale internazionale (ICC)

Pubblicazione: 30 Novembre 2017

Il 3 novembre 2017 la Corte Penale Internazionale (ICC) ha rilasciato una dichiarazione per esprimere la sua posizione sulle indagini sui crimini di guerra in Afghanistan. Questo è il primo passo da quando l’Afghanistan è diventato Stato membro della Corte Penale Internazionale nel 2003.

Anche se questa può sembrare una buona notizia per le famiglie delle vittime e può avere piccoli effetti sui sogni dei criminali, la Corte può focalizzarsi solo sui crimini commessi nel paese dopo il 2003. Ancora una volta i violatori dei diritti umani e i criminali degli ultimi quattro decenni, che sono al potere, non saranno perseguiti per i loro crimini.

Senza dubbio, la serie di crimini degli ultimi quattro decenni in Afghanistan non hanno solo connessioni tra loro, ma tutti gli autori sono dalla stessa parte contro il nostro popolo e continuano le loro atrocità . I lacché russi Khalqi e Parchami hanno assassinato migliaia di compatrioti nei loro mattatoi, come confermato dalla recente pubblicazione di una “Dead List” con i nomi di 5000 vittime che testimonia i loro crimini. Le fazioni jihadiste hanno distrutto tutti i nostri beni materiali e spirituali. Hanno ucciso più di 65000 persone solo nella capitale Kabul. Eppure gli abitanti di Kabul e tutto il paese non hanno dimenticato i giorni neri del governo di queste fazioni e le loro brutalità. E infine, il selvaggio regime dei talebani, ha raccolto questa eredità  e possiamo ancora vedere la loro inarrestabile barbarie nell’uccidere la nostra gente.

Tenendo conto di questi fatti, se la Corte Penale Internazionale non vuole o non è in grado di considerare questi fatti, allora la maggior parte dei crimini di guerra in Afghanistan degli ultimi tre periodi sarà  dimenticata e i loro perpetratori che sono al potere in questo momento, non saranno perseguiti e potranno continuare facilmente a commettere altri crimini. In questo caso, la giustizia sarà  sacrificata per gli affari politici e la burocrazia delle organizzazioni richiedenti giustizia. Nonostante ciò, possiamo ancora trarre vantaggio da questa posizione della Corte Penale Internazionale nel perseguire i trasgressori dei diritti umani e i criminali dal 2003, perché gli autori di reati durante questo periodo sono gli stessi governanti dei periodi precedenti o che hanno profondi legami con loro. Il bombardamento e il massacro della nostra gente da parte degli Stati Uniti-NATO, le esplosioni causate dai talebani e dall’ISIS e gli attacchi suicidi possono costituire la maggior parte dei crimini di questo periodo. Inoltre, i crimini commessi da Gulbuddin Hekmatyar e da altri gangster di fazioni che ora operano sotto il nome di “Arbaki” o “Polizia locale” possono essere considerati parte di questo periodo.

L’Associazione SAAJS ritiene che; solo con la continua pressione delle famiglie delle vittime, delle istituzioni che si schierano per una reale ricerca della giustizia e degli individui che amano la libertà, potremo perseguire i criminali e i loro sostenitori. Nessuna istituzione potrà ottenere risultati se non sotto la pressione dalle legittime richieste della gente.

Associazione SAAJS (Associazione sociale per la ricerca della giustizia in Afghanistan).

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