Sorelle senza confini – Mama Mercy
30 Ottobre 2024
Greg Mortenson è un “filantropo” e scrittore statunitense, veterano ed ex alpinista. È cofondatore ed ex direttore esecutivo della ONG Central Asia Institute (CAI) e fondatore dell’associazione benefica educativa Pennies for Peace.
Mortenson è il coautore, con David Oliver Relin, di Tre tazze di Tè e autore del sequel La bambina che scriveva sulla sabbia.
Mortenson è stato accusato di irregolarità finanziarie nella gestione delle donazioni al CAI e di falsità nei suoi libri. Nel 2012, Mortenson ha rimborsato 1 milione di $ al CAI dopo un’inchiesta del procuratore generale del Montana. (fonte Wikipedia)
da Enrico Crespi
A proposito di scuole funzionanti e non, una trasmissione televisiva americana e un inchiesta fatta sul posto da Jon Krakauer (Three Cups of Deceit) hanno rilevato alcune sorpresine. Greg Mortenson, come tanti nel bel mondo della cooperazione, sembrerebbe un gran contaballe. Lo ricordiamo autore del best seller strappalacrime Tre tazzè di tè in cui si raccontava del suo impegno nelle zone di frontiera del Pakistan, delle scuole costruite e del suo “eroismo” (rapimenti, etc.). Un best seller, applaudito e che ha contribuito a far raccogliere alla sua associazione oltre USD 60 milioni (infatti dopo ne ha scritto un altro).
Gran parte delle storie sembrerebbero inventate e, cosa più grave, delle 141 scuole che dice di aver costruito solo poche funzionano e addirittura qualcuna non esiste. Esagerazioni e invenzioni, sembra; del resto è ciò che si legge in gran parte dei Bilanci Sociali delle aziende dell’industria dell’assistenza e, nel nostro piccolo, quanto abbiamo raccontato relativamente a CCS Italia. Mortenson, come altri (vedi Fernanda Contri), dice che i fatti documentati sono “distorti, parziali, minaccia querele”.
Jon Krakauer ha però fornito tanta documentazione che ha indotto la controparte a una mezza ritirata. Lui, dopo tante voci su malefatte dell’Associazione, ha preso scarponi e zaino ed è partito per il Pamir (Baltistan). Lì è di casa perché è un notissimo scalatore, autore, fra gli altri del libro-scandalo Aria Sottile, sulle tragiche (e vere) conseguenze dell’alpinismo commerciale sull’Everest.
Un po’ protetto dall’establishment (lo stesso Obama ha donato oltre USD 100.000 e ha proposto Mortenson per il Nobel), il Central Asia Institute (CIA) era già sotto tiro per la mancanza di trasparenza, l’utilizzo personale dei fondi, la scarsezza di risultati. Lo stesso Krakauer aveva donato oltre USD 75.000 ma, poi, ha voluto vederci chiaro.
Anche in questo caso le solite dichiarazioni, l’85% dei fondi raccolti finisce nei progetti (USD 4 milioni annui), ma ecco qui che, delle 141 scuole dichiarate costruite e funzionanti, almeno il 50% sono senza fondi, insegnanti e studenti. Nel suo viaggio, Krakauer, qualcuna neanche l’ha trovata. La scuola costruita per i nomadi Khirghizi (raccontata come un “impresa” nel secondo libro di Mortenson) non ha mai funzionato, distante e non necessaria per la comunità. (Fonte blog Il business della bontà)
Nella trasmissione della CBS News del 17 aprile 2011, “60 Minutes”, il corrispondente Steve Kroft ha accusato presunte imprecisioni nei libri di Mortenson Tre tazze di tè e nel suo sequel, nonché irregolarità finanziarie nel funzionamento del Central Asia Institute (CAI) .
Le accuse erano le seguenti:
“60 Minutes” aveva chiesto a Mortenson un’intervista prima della trasmissione, ma Mortenson aveva declinato l’invito rispondendo solo alle domande per iscritto. Mortenson si era rifiutato di parlare con Steve Kroft e, secondo quanto riferito, il personale del CAI sollecitò l’hotel che ospitava l’equipaggio di “60 Minutes” perché chiedesse loro di lasciare la struttura. Mortenson aveva anche annullato il discorso che era stato programmato quel pomeriggio nella struttura della convention di Atlanta.
Mortenson ha scritto una dichiarazione in risposta alle accuse contro di lui pubblicate nel Bozeman Chronicle: “Mi attengo alle informazioni trasmesse nel mio libro e al valore del lavoro del CAI nel consentire alle comunità locali di costruire e gestire scuole che hanno istruito più di 60.000 studenti”. E ha aggiunto: “Quanto raccontato dei nostri ultimi giorni sul K2 e dell’arrivo al villaggio di Korphe e Skardu è una versione compressa degli eventi che hanno avuto luogo nell’autunno del 1993…” Tuttavia, scrivendo per Outside Online, Grayson Schaffer ha indagato sulle affermazioni di Mortenson riguardo a Korphe e le ha trovate presumibilmente false, poiché non era possibile che Mortenson arrivasse a Korphe mentre scendeva dal K2 lungo la via da lui dichiarata. Inoltre, Schaffer aggiunge che non ci sono prove che Mortenson fosse in realtà un abile scalatore himalayano, anche se affermava di aver scalato sei vette himalayane.
Jon Krakauer, ex sostenitore finanziario del CAI, per suo conto ha messo in dubbio i resoconti di Mortenson sulle sue imprese ed è stato intervistato da “60 Minutes”. Il giorno dopo la trasmissione, Krakauer ha rilanciato le sue accuse in un lungo articolo online, Three Cups of Deceit: How Greg Mortenson, Humanitarian Hero, Lost His Way, nel quale ha esplorato in dettaglio le irregolarità finanziarie del CAI, riferendo che un ex tesoriere del consiglio aveva lasciato l’organizzazione perché “Greg considerava il CAI come il suo bancomat personale”, addebitava regolarmente le spese personali all’organizzazione e raramente forniva ricevute o documentazioni.
In risposta alle accuse di Krakauer, il CAI ha prodotto un “Elenco completo dei principali progetti”, sul lavoro che il CAI aveva completato o su cui stava lavorando. L’elenco è stato pubblicato nel dicembre 2011.
Nel gennaio 2014, Mortenson è stato intervistato su Today da Tom Brokaw. Si è scusato e ha riconosciuto di aver deluso molte persone e ha detto “Ho fallito in molti modi, ed è una lezione importante”.
Nell’agosto 2014 Krakauer ha scritto un articolo di follow-up per The Daily Beast in cui affermava che una verifica dei progetti all’estero del CAI indicava che l’ente di beneficenza era ancora “afflitto da una diffusa corruzione” e che il fatto che Mortenson ne fosse il volto pubblico non era “la cosa migliore per l’ente e i suoi finaniatori”. Concludeva dicendo che “chiunque pensi di fare una donazione al CAI dovrebbe probabilmente ripensarci”.
Nel maggio 2011, Jean Price, Michele Reinhart e Dan Donovan, un avvocato di Great Falls, hanno intentato una causa collettiva contro Mortenson per conto dei lettori, chiedendo al giudice federale James Malloy di Missoula di trasferire in un fiduciaria tutti i proventi degli acquisti dei libri di Mortenson da utilizzare per scopi umanitari. Diversi querelanti nominati rinunciarono alla causa dopo aver confessato di non aver mai letto i libri e nel maggio del 2012 la causa è stata archiviata con pregiudizio davanti alla corte federale.
Nel maggio 2015, il procuratore generale del Montana dichiarava che il CAI e Mortenson avevano completato il previsto periodo di tre anni di controllo di conformità e il CAI dichiarava che l’IRS aveva completato il suo esame dell’organizzazione non profit e che l’organizzazione stava ottenendo un ritorno dei donatori e un aumento dei contributi.
Jennifer Jordan (amico di lunga data di Mortenson) e Jeff Rhoads, per tentare di confutare le affermazioni contro Mortenson, hanno realizzato nel 2016 un documentario: 3000 Cups of Tea.
Nel film e nelle interviste, Jordan afferma che le accuse contro Mortenson avanzate da Jon Krakauer e “60 Minuti” sono in gran parte false. Jordan ha dichiarato nel 2014: “Stiamo ancora indagando su questa storia. Finora, i nostri risultati indicano che la maggior parte delle accuse sono grossolanamente travisate per farlo apparire nella peggiore luce possibile, o sono del tutto false.
Sì, Greg è un cattivo manager e contabile, ed è il primo ad ammetterlo, ma è anche un instancabile umanitario con una missione di fondamentale importanza”. (fonte Wikipedia).
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